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Chirurgia plastica

Protesi al seno: come scegliere quelle più adatte a te

Protesi al seno: come scegliere quelle più adatte a te

Ciao, sono Claudio Maestrini e sono specializzato nella chirurgia plastica ed estetica del seno. Ogni giorno aiuto donne di tutta Italia ad ottenere il seno che hanno sempre desiderato, con risultati naturali ed in linea con l’armonia del proprio corpo. Qui alcuni risultati delle mie pazienti, clicca qui.  

Abbiamo più volte parlato di mastoplastica additiva, uno degli interventi maggiormente richiesti nell’ultimo periodo. Ti ho spiegato come prepararti all’operazione e come affrontare il post-operatorio, ma non abbiamo ancora approfondito la scelta delle protesi; oggi nello specifico ti illustrerò le varie tipologie di protesi al seno esistenti, le modalità di impianto, tutto quello che devi sapere in merito ai vantaggi e gli svantaggi per ognuna di esse e i tempi di recupero. Potrà sembrarti un argomento particolarmente tecnico, e in effetti lo è, per questo motivo seguire le parole del chirurgo è fondamentale affinché risulti tutto più chiaro e familiare. Pronta? Non ci resta che iniziare.

Armonia delle forme – l’importanza delle protesi giuste per il tuo corpo

Se hai scelto di sottoporti a un intervento di mastoplastica additiva avrai ben chiare le tue motivazioni. Vorrai aumentare la taglia del seno o rendere il decolté più alto e tonico; i tuoi desideri sono il punto di partenza, comprenderai però che essi devono combaciare con i criteri del chirurgo, altrimenti si rischia di ottenere un risultato poco apprezzabile. Per questo motivo la scelta delle protesi si ottiene mettendo in rapporto e calibrando i seguenti criteri:

  • Le tue caratteristiche fisiche: altezza, peso, dimensione del torace
  • Qualità dei tessuti e diametro della ghiandola mammaria

Tutto quello che devi sapere sulle protesi

Le protesi al seno sono essenzialmente involucri di silicone, contenenti o soluzione salina o gel di silicone coesivo. Le prime sono impiantate sgonfie tramite una piccola incisione e prendono forma una volta inserite. Anche nel caso in cui dovessero verificarsi delle perdite di liquido, la soluzione viene riassorbita senza conseguenze dal corpo. Le seconde hanno come vantaggio una maggiore durata e resistenza. Per chi non ama “l’effetto chirurgia plastica” è possibile utilizzare oggi una tipologia di gel definito gel responsive, ossia un particolare silicone che si adatta alla gravità garantendo un effetto morbido e naturale.

Entrambe si possono presentare in forma rotonda tradizionale, anatomica a goccia o ergonomica. Quelle tradizionali sono cupoliforme, riempiono maggiormente il seno rendendolo sodo e tonico, sono preferibili per seni svuotati e con muscolo pettorale definito; quelle a goccia simulano la forma naturale , sono indicate per chi ha una mammella poco sviluppata e sottile muscolo pettorale; quelle ergonomiche si presentano estremamente mobili.  Le distinguiamo ulteriormente a seconda del tipo di superficie: lisce o testurizzate. Le protesi al seno lisce sono preferibili per il tipo di impianto sotto muscolare, mentre quelle testurizzate per il sotto ghiandolare.

Parliamo delle tipologie di impianto

Al fine di ottenere un seno apprezzabile, alla vista e al tatto, la protesi dovrà risultare coperta da un tessuto soffice. Per questo motivo è bene sapere che le protesi possono essere impiantate con due differenti modalità di operazione: sotto la ghiandola mammaria o sotto al muscolo pettorale. Vediamole entrambe:

Mastoplastica con introduzione di protesi al seno sotto muscolare 

Come intuibile dal nome stesso, introduciamo la protesi nella cavità sotto muscolare e richiudiamo la ferita con punti interni. Questo tipo di impianto è consigliabile qualora la ghiandola mammaria sia poco sviluppata. È bene specificare che se scegliamo questa opzione, il seno potrebbe risultare innaturalmente immobile durante i movimenti. Il post-operatorio è leggermente più lungo e complicato, se consideriamo che la contrazione del muscolo pettorale può provocare dolore.

Mastoplastica con introduzione di protesi al seno sotto ghiandolare

In questo caso specifico l’incisione viene praticata sotto la ghiandola e sopra il muscolo pettorale, così da consentire l’introduzione della protesi nello spazio che si viene a creare. Questo tipo di impianto è consigliato per chi ha abbastanza grasso sottocutaneo e una ghiandola mammaria sviluppata in modo da ricoprire adeguatamente la protesi. Al contrario dell’intervento sotto muscolare, l’introduzione sotto ghiandola garantisce un post-operatorio più rapido e meno doloroso, inoltre i risultati saranno più naturali, sia nella forma che nella consistenza.

Curiosità e informazioni sulle protesi al seno

In conclusione, possiamo elencare alcune informazioni utili da non dimenticare:

  • Le protesi moderne non hanno scadenza, possono durare tutta la vita, non vanno sostituite, ma devono comunque essere tenute sotto controllo periodico
  • Ti ho illustrato i tipi di incisione e introduzione delle protesi, specificando anche in quale caso è consigliata l’una o l’altra, ma è fondamentale dire che ogni corpo e ogni intervento è soggettivo e personale, così come le conseguenze che potrebbero derivarne; dunque, confrontati sempre con il tuo chirurgo
  • I tuoi desideri sono fondamentali, ma ricorda sempre di ascoltare le parole del medico. Le proporzioni e l’armonia prima di tutto
  • Un ulteriore tipologia di intervento riguarda la tecnica Dual Plane che consente di evitare lo sgradevole effetto “palloncino”

In ogni caso, il primo passo è sempre una consulenza personalizzata. Sarò felice di chiarire tutti i tuoi dubbi sull’intervento e a rispondere alle tue domande, per capire insieme la soluzione che fa al caso tuo. Scopri cosa puoi aspettarti da me, clicca qui.

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